Clima, la conferenza Cop27 di Sharm El-Sheikh: arrivata Giorgia Meloni, possibile faccia a faccia con al-Sisi - La Stampa

2022-11-10 16:54:00 By : Ms. Anna luo

La voce de La Stampa

Inizia oggi il forum mondiale delle Nazioni Uniti per trovare soluzioni che salvaguardino clima e ambiente

Non si apre sotto i migliori auspici il 27esimo vertice Onu sui Cambiamenti Climatici, la Cop27, ospitato da oggi al 18 novembre nella località turistica di Sharm El-Sheikh, in Egitto. In quella che è una corsa contro il tempo per salvare il pianeta dagli effetti sempre più tangibili e devastanti del riscaldamento globale, il contesto dei negoziati è all'insegna di tensioni alimentate da un lato dalle polemiche sui diritti umani nel Paese ospitante, dall'altro dai timori per la recessione globale, il caro energia, la crisi alimentare e il rilancio delle energie fossili quali conseguenze dirette del conflitto tra Russia e Ucraina. Inoltre, ad oscurare il cruciale appuntamento climatico annuo ci sono le elezioni di midterm negli Usa, l'8 novembre, sulle quali si concentra l'attenzione mediatica, oltre alla rivalità alle stelle tra le due potenze maggiormente inquinanti, Stati Uniti e Cina. Queste le aspettative e la posta in gioco, a un anno dalla Cop26 di Glasgow. 

Il primo momento 'clou' del controverso appuntamento in Egitto sarà il vertice dei leader del 7 e 8 novembre: in tutto 125 partecipanti tra capi di Stato e di governo, oltre ai diplomatici di ben 200 Paesi e al numero record di 40 mila presenze tra esponenti di Ong, società civile, studiosi, settore privato, difensori dei diritti. Tra i nomi di spicco del vertice, il presidente Usa Joe Biden, il neo premier britannico Rishi Sunak e per l'Italia sarà presente la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Tra le assenze eccellenti quella del presidente della Cina – paese più inquinante al mondo – Xi Jinping e del suo omologo russo Vladimir Putin.

I partecipanti sono suddivisi in due grandi gruppi, impegnati in serrati negoziati per raggiungere un accordo finale. Da un lato quello dei Paesi ricchi e più sviluppati, responsabili della maggior percentuale di inquinamento globale, capitanati dal G7, a presidenza tedesca. Dall'altro il gruppo G77+Cina – ovvero 134 Paesi emergenti e poveri – attualmente presieduto da Munir Akram, ambasciatore del Pakistan all'Onu, che rinnoverà le sue pressioni per ottenere i fondi precedentemente promessi a titolo di risarcimento e di sostegno alla transizione energetica.

Il retroscena – Cop27, chi sono i leader che hanno in mano il futuro del mondo 

22.25 – Meloni arrivata a Sharm, domani a vertice clima Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Sharm el-Sheikh per partecipare al vertice sul clima.

20.15 – Governo: impegno 1,4 mld dollari per 5 anni per clima Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriverà in serata in Egitto per partecipare alla Cop27, il summit sul clima. Domani ribadirà che l'Italia partecipa all'impegno di riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, assunto dell'Europa, e del raggiungimento delle emissioni zero entro il 2050. Nei negoziati che si svolgeranno a Sharm El Sheik l'obiettivo è coordinarsi in ambito europeo, sulla base del costante raccordo che ha preceduto e che accompagnerà i negoziati. Il summit parte in salita: non tutti i paesi, infatti, hanno presentato impegni di riduzione delle emissioni altrettanto ambiziosi. Il rapporto pubblicato dal Segretariato della Convenzione il 27 ottobre scorso evidenzia che l'insieme degli impegni non è sufficiente a mantenere l'innalzamento della temperatura al 2100 a 1.5 C, come sancito dall'Accordo di Glasgow (Cop 26, novembre 2021), dov'è stato ribadito l'impegno di andare oltre l'obiettivo di mobilitare 100 miliardi di dollari l'anno nella Finanza per il Clima verso i Paesi in via di Sviluppo e altri paesi vulnerabili. E l'assenza alla Cop 27 di alcuni tra i principali paesi emettitori di CO2, come Cina, Russia e India, mette a rischio il raggiungimento degli obiettivi della Conferenza.

19.07 – Smette di bere dissidente egiziano giàin sciopero fame L'attivista britannico-egiziano Alaa Abdel-Fattah, da mesi in prigione, ha iniziato uno sciopero dell'acqua in coincidenza con l'inizio del vertice sul clima COP27 e d'ora in poi, finché rimarrà in prigione, rifiuterà ogni forma di sostentamento. L'attivista è uno dei prigionieri politici più famosi d'Egitto: figura centrale nella rivolta popolare che ha defenestrato l'ex presidente Hosni Mubarak, è stato condannato alla fine del 2021 a cinque anni di carcere per «diffusione di informazioni false», ma ha trascorso la maggior parte degli ultimi 10 anni dietro le sbarre. Strenuo nemico del regime del presidente Abdel Fatah al-Sisi, Abdel-Fattah consuma «100 calorie al giorno, cioé un cucchiaio di miele e un po' di latte nel te'» da sei mesi, hanno raccontato i suoi famigliari. Martedì scorso ha smesso di mangiare del tutto e oggi ha anche smesso di bere liquidi, ha fatto sapere in una nota sua sorella, Sanaa Seif. Sabato il premier britannico Rishi Sunak ha assicurato a Seif in una lettera che la Gran Bretagna userà il vertice mondiale per premere per il rilascio del fratello. La segretaria generale di Amnesty International, Agnes Callamard, oggi ha insistito sulla necessità  di liberare Abdel-Fatah il prima possibile. «Non rimane molto tempo, 72 ore al massimo» prima che muoia, ha lanciato l'allarme dal Cairo.

18.50 – Schlein: “Vergogna che il vertice si tenga in Paese che viola diritti” Cop27, il vertice sul clima in programma in Egitto, «è una vergogna che si tenga in un Paese che viola i diritti fondamentali delle persone, Regeni prima e Zaki oggi» secondo la deputata Pd Elly Schlein, durante il suo intervento ad uno degli eventi organizzati da Elle Active!, primo forum italiano dedicato al mondo del lavoro femminile, la cui 7/a edizione si chiude oggi all'Università Cattolica di Milano dopo 2 giorni di incontri e appuntamenti. La parlamentare dem ha anche sottolineato «l'urgenza della conversione ecologica del nostro Paese, in una direzione ostinata e contraria rispetto allo sfruttamento delle fonti fossili che invece il nuovo governo Meloni vuole perseguire».

18.55 – Oms: “Tra 2030 e 2050 per il clima +250mila morti anno” Tra il 2030 e il 2050, si prevede che il cambiamento climatico provocherà circa 250.000 morti in più all'anno per malnutrizione, malaria, diarrea e stress da caldo. Si stima che entro il 2030 i costi dei danni diretti alla salute (esclusi i costi nei settori che determinano la salute come l'agricoltura, l'acqua e i servizi igienici) siano compresi tra 2 e 4 miliardi di dollari all'anno. Sono queste le previsioni che arrivano dall'Oms in vista di COP27 e che lancia un appello per mettere la salute al centro con 4 obiettivi chiave: mitigazione, adattamento, finanziamento e collaborazione per affrontare la crisi climatica.

18.00 – Sisi: “Il mondo è a rischio, auspico misure concrete” La Cop27 «prende il via in un momento molto sensibile, in cui il nostro mondo è esposto a rischi esistenziali e sfide senza precedenti che hanno un impatto sulla sopravvivenza del nostro pianto e la nostra capacità di viverci». Lo ha scritto il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi su Facebook nel giorno dell'apertura del vertice dell'Onu sul clima a Sharm el Sheikh. «Questi pericoli e queste sfide richiedono indubbiamente un'azione tempestiva da parte di tutti i Paesi per elaborare una road map che protegga il mondo dagli effetti dei cambiamenti climatici. L'Egitto aspira a vedere la conferenza passare dalla fase delle promesse a quella dell'attuazione, con misure concrete sul terreno, che si basino sui precedenti, in particolare sulle conclusioni del vertice di Glasgow e dell'accordo di Parigi», ha aggiunto Sisi.

17.00 – Meloni stasera a Sharm, tra clima e tema diritti. Possibile faccia a faccia con al-Sisi Giorgia Meloni è attesa questa sera a Sharm el-Sheikh, dove domani parteciperà alla prima sessione di lavoro della Cop27. Per la presidente del Consiglio sarà l'occasione di un primo confronto con i leader internazionali. Potrebbe esserci anche un bilaterale Italia-Egitto, in occasione della prima visita di un leader del governo italiano in Egitto dopo la morte di Giulio Regeni. Nei giorni scorsi il presidente egiziano al-Sisi si è detto entusiasta della partecipazione della premier al vertice. Meloni alle congratulazioni di al-Sisi per la vittoria alle elezioni ha risposto confermando l'intenzione di rafforzare la cooperazione tra i due Paesi su questioni come la sicurezza energetica, l'ambiente, facendo riferimento anche al tema dei diritti umani. La presidente del Consiglio al summit sul clima confermerà, tra l'altro, gli impegni presi dall'Italia a Glasgow, con la necessità di tenere insieme la transizione verde e la sostenibilità economica e sociale.

15.30 – Regeni: Giulio siamo noi su fb, “Italia non partecipi a Cop27”. “No a ipocrisia. Egitto viola sistematicamente i diritti umani” «No alla ipocrisia. #COP27 #Egitto. L'Egitto è un paese che vìola sistematicamente i #DirittiUmani. “Chiediamo al Parlamento ed al Governo italiano di pronunciarsi per la non partecipazione dell'Italia e di presenziare invece agli eventi alternativi”». È il post fissato in alto sulla pagina Facebook di “Giulio Siamo noi”, account collettivo di sostegno alla campagna per la richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni. Il post rimanda a una petizione su change.org indirizzata al Ministero degli Esteri: l'appello di “transform! Italia” sostiene che alla Cop 27 dell'Onu sul clima in Egitto «non si può partecipare». In un passaggio dell'appello, firmato anche da Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, si ricorda, tra le altre cose, che «il governo di quel paese ha dimostrato di non avere alcuna volontà di cooperare e collaborare affinché emerga la verità sulla morte di Giulio Regeni e venga fatta giustizia». Nei giorni scorsi la madre del ricercatore friulano ucciso in Egitto, Paola Deffendi, ha postato sul suo profilo fb, senza ulteriori commenti, un articolo di Repubblica di Nicolas Lozito dal titolo «Perché non andrò alla Cop27 in Egitto: senza libertà non c'è ambientalismo».

15.12 – Guterres a Cop27, rispondere a richiesta soccorso Pianeta «Dobbiamo rispondere alla chiamata di soccorso del Pianeta; serve un'azione per il clima ambiziosa e credibile. Subito». Così il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un messaggio per l'apertura della Cop27, il vertice mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici iniziato oggi a Sharm El-Sheik in Egitto. «L'ultimo rapporto sullo stato del clima globale – continua Guterres – è una cronaca del caos climatico. Come mostra chiaramente l'Organizzazione meteorologica mondiale, il cambiamento sta avvenendo a una velocità catastrofica». È per questo che «le persone e le comunità ovunque devono essere protette dai rischi immediati e sempre crescenti dell'emergenza climatica. Ecco perché stiamo spingendo così tanto per i sistemi di allerta precoce universali entro cinque anni. Dobbiamo rispondere al segnale di soccorso lanciato dal Pianeta; un risposta che deve avvenire con l'azione: un'azione per il clima ambiziosa e credibile».

14:34 – Gasparri: denunciare ipocrisia Cina India «Mi auguro che qualcuno denunci con forza nell'imminente vertice sull'ambiente di Sharm el-Sheikh l'ipocrisia dei più grandi inquinatori del pianeta, ovvero la Cina e l'India, che disertano la conferenza ma devastano l'ambiente – ha commentato il senatore di Forza italia Maurizio Gasparri». «La Cina è il pericolo principale per il pianeta, perché non muove gli eserciti, ma crea danni sotto ogni altro profilo. Lo stesso si può dire dell'India», ha aggiunto.

14.19 – La denuncia di Hrw: decine di arresti per proteste in Egitto  Decine di persone sono state arrestate in Egitto per aver fatto appello a manifestare in occasione del vertice sul clima Cop27 a Sharm el Sheikh. Lo denuncia Human rights watch (Hrw) affermando che a Sharm el-Sheikh le autorità hanno collocato una serie di telecamere in modo da attuare registrazioni finalizzate a limitare la protesta. Tra gli arresti, Hrw evidenzia quello dell'attivista indiano contro il cambiamento climatico Ajit Rajagopal, fermato mentre si preparava a compiere una marcia di otto giorni dal Cairo a Sharm el Sheikh e rilasciato il giorno successivo a seguito delle critiche internazionali. Il governatore della provincia del Sinai del Sud, Khaled Fouda, ha avvertito che le forze di sicurezza consentiranno concentrazioni solo in aree designate, lontane dal vertice e chiunque non sia registrato non potrà entrare. Hrw ricorda inoltre che il governo egiziano richiede a tutti i partecipanti di scaricare un'applicazione che raccolga informazioni personali e richieda l'accesso alla telecamera, al microfono e al servizio di localizzazione mobile. «Dati – afferma il gruppo – che sollevano preoccupazioni sul diritto alla privacy dei partecipanti».

13:35 – Al-Sisi: “L’Egitto spera nell’attuazione di misure concrete” «Attendo con impazienza l'apertura delle attività della 27esima sessione Cop – ha scritto su Twitter il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi – L'Egitto spera che la conferenza esca dalla fase delle promesse e passi a quella dell'attuazione con misure concrete». 

13:26 – Ufficialmente in agenda finanziamento danni ai paesi poveri Il vertice sul clima Cop27 nella sua sessione di apertura ha già concordato un primo punto. Dopo mesi di richieste da parte dei paesi più vulnerabili, è stata ufficialmente inserita in agenda la possibilità di mettere sul piatto finanziamenti specifici per aiutare le nazioni più povere a far fronte ai danni inevitabili causati dal riscaldamento globale, il cosiddetto 'loss and damage'. Secondo il ministro degli esteri egiziano Sameh Shoukry una decisione in merito arriverà «non più tardi del 2024». 

13:25 – Wmo: “Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi di sempre. È già troppo tardi per molti ghiacciai” «Gli ultimi 8 anni sono stati i più caldi di sempre. Abbiamo livelli così alti di anidride carbonica nell'atmosfera oggi che l'obbiettivo di 1,5 gradi di riscaldamento rispetto ai livelli pre-industriali dell'Accordo di Parigi è a malapena raggiungibile». Questo il commento a margine del segretario generale della Wmo, l'Organizzazione meteorologica mondiale, Petteri Taalas. «È già troppo tardi per molti ghiacciai, e lo scioglimento continuerà per centinaia se non migliaia di anni, con enormi conseguenze sulla sicurezza idrica. E come abbiamo visto con le alluvioni in Pakistan e la siccità nel Corno d’Africa, chi è meno responsabile del cambiamento climatico soffre di più».

13:00 – Community acqua: la risorsa idrica è la cenerentola del vertice «Il programma della 27esima conferenza delle Nazioni unite sul cambiamento climatico in programma a Sharm El-Sheik, in Egitto, dal 6 al 18 novembre, segna un passo indietro sull'attenzione verso la risorsa acqua?». È la domanda che, in una nota, si pone la Community Valore Acqua per l'Italia. «Il tema sembra essere ritornato in fondo alle agende dei decisori – scrive in una nota – Un paradosso che giunge all'indomani della siccità di quest'anno, la peggiore degli ultimi cinque secoli secondo i ricercatori del JRC Global Drought Observatory, e proprio in occasione del ritorno dell'annuale conferenza sul clima in Africa, il continente da sempre simbolo delle difficoltà di approvvigionamento idrico».

12:15 – Domani Pichetto e Meloni voleranno in Egitto Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto accompagnerà domani 7 novembre il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla 27esima Conferenza delle parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la Cop27 in Egitto. Pichetto tornerà poi dal 13 al 14 novembre. per l'apertura della sezione ministeriale dei lavori. Spunta l’ipotesi di un faccia a faccia tra Meloni e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, nel quale i due potrebbero discutere dell’assassinio di Giulio Regeni e della prigionia di Patrick Zaki.

12:08 – Apre il vertice. Obiettivo: aumento temperatura entro i 2 gradi Inizia il vertice Cop27. Da oggi al 18 novembre, sherpa e inviati speciali per il clima - sia a livello tecnico che politico - porteranno avanti i negoziati. I nodi principali sul tavolo della discussioni: sicurezza energetica, adattamento al riscaldamento globale, fondo finanziario per i Paesi più deboli che sono rimaste indietro nello sviluppo e hanno subito danni dalla crescita del Pianeta, e impegni sulla riduzione delle emissioni che tradotto significa decarbonizzazione dell'economia. Obiettivo di base – così come deciso alla Cop21 con l'accordo di Parigi – è riuscire a mantenere l'aumento medio della temperatura globale entro i 2 gradi, o ancora meglio 1,5.

11:47 – Maduro propone un vertice per salvare l’Amazzonia Arrivato al vertice, il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha proposto un vertice dei paesi sudamericani per salvare l'Amazzonia e invertire «tutti i processi di distruzione del polmone del mondo». Maduro ha spiegato di aver discusso la proposta con il presidente colombiano Gustavo Petro e con il presidente eletto brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.

11.30 – Il side event di Caritas international: “Finanziamenti ingiusti: aiutare i paesi più poveri” Mentre si è aperto il summit in Egitto, inizia il side event organizzato da Caritas international per chiedere uno strumento di finanziamento che permetta agli stati di far fronte a «perdite e danni», ovvero gli impatti negativi irreversibili causati dagli eventi meteorologici estremi legati al clima. Senza questo, afferma il segretario generale Caritas Aloysius John, «i paesi più vulnerabili sprofonderanno ancora di più nel debito e nella povertà ogni volta che saranno colpiti da disastri climatici, di cui non sono responsabili». Un esempio concreto: il tifone Rai nelle Filippine ha causato danni al settore agricolo per un importo di 210 milioni di euro e di 55 milioni di euro al settore ittico. «I finanziamenti rimangono incoerenti e ingiusti». Caritas Internationals sottolinea anche la necessità di fornire i finanziamenti per il clima non sotto forma di prestiti, che appesantirebbero ulteriormente la crescita economica dei paesi in via di sviluppo, ma sotto forma di sussidi. Accento anche sull’importanza dell’agricoltura, uno dei temi chiave dell’edizione: «Attualmente solo l'1,7% dei finanziamenti per il clima è destinato al settore agricolo, con una percentuale discutibile a beneficio dell'agricoltura di piccola scala». 

10.40 – Coldiretti: “Cop27 si apre dopo i 10 mesi più bollenti di sempre in Italia” Il vertice sui cambiamenti climatici Cop 27 si apre in un 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l'anno più caldo di sempre con una temperatura nei primi dieci mesi del 2022 addirittura superiore di +1,07 gradi rispetto alla media storica, ma si registrano anche precipitazioni ridotte di oltre 1/3. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti in occasione del Cop 27 in Egitto sulla base dei dati Isac Cnr, che effettua rilevazioni in Italia dal 1800. L'anomalia climatica rispetto alla media - sottolinea la Coldiretti - è stata più evidente nel nord (+1,41 gradi) rispetto al centro (+1,01 gradi) e al sud (+0,85 gradi) a conferma dei cambiamenti climatici in atto. L'aumento delle temperature è stato accompagnato dall'esplosione degli eventi estremi nel 2022 con una media di oltre 9 al giorno sulla Penisola tra siccità, bombe d'acqua, nubifragi, tempeste di vento, trombe d'aria e violente grandinate, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Eswd, che hanno provocato danni che in agricoltura nazionale - sottolinea la Coldiretti - per un valore che supera già i 6 miliardi di euro dall'inizio dell'anno, pari al 10% della produzione nazionale.

10.28 – Macron chiede ai francesi quale iniziativa dovrebbe prendere la Francia in un video selfie Il presidente francese Emmanuel Macron ha pubblicato un video selfie sulle piattaforme social chiedendo al pubblico di inviargli domande su cosa dovrebbe fare la Francia riguardo ai cambiamenti climatici e alla biodiversità. Migliaia di risposte sono arrivate rapidamente. Molti sono stati ostili o hanno messo in dubbio la sua sincerità. Ma includevano anche domande rigorose sui sussidi ai combustibili fossili, sull'inquinamento del mare e sull'energia nucleare. Macron prenderà parte ai colloqui sul clima delle Nazioni Unite che si apriranno domenica in Egitto. Ha promesso di rispondere alle domande a partire dalla prossima settimana. Macron si è impegnato a fare della lotta ai cambiamenti climatici una priorità assoluta, ma è stato oggetto di critiche diffuse per non aver fatto abbastanza.

10.25 – Sunak: “Dobbiamo fare in fretta per passare alle rinnovabili” Il primo ministro britannico Rishi Sunak dovrebbe promettere l’accelerazione verso la transizione del Regno Unito alle energie rinnovabili quando parlerà lunedì al vertice COP27 delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Sunak ha preso la decisione di partecipare ai colloqui sul clima il 2 novembre, ribaltando un piano molto criticato dagli attivisti ambientali e dagli oppositori politici di saltare l'incontro annuale. Dirà ai politici e agli uomini d'affari durante l'evento che la Gran Bretagna lavorerà con gli alleati internazionali per accelerare il suo passaggio a fonti di energia più pulite, dopo che l'invasione russa dell'Ucraina ha reso la necessità di farlo ancora più urgente. «L'invasione russa dell'Ucraina e la spregevole manipolazione dei prezzi dell'energia hanno solo rafforzato l'importanza di porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili», ha affermato Sunak in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. «Dobbiamo muoverci ulteriormente e più velocemente per passare all'energia rinnovabile e farò in modo che il Regno Unito sia in prima linea in questo movimento globale.»

09.15 – Fonti dal Cairo: “Si cerca di organizzare un incontro tra al-Sisi e Meloni” Secondo una fonte egiziana di alto livello non è escluso un incontro fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente dell'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, a margine della Cop27 che inizia domani a Sharm El-Sheikh. «Si sta ancora organizzando»,  La premier sarà a Sharm El-Sheikh domani e lunedì. L'invito alla Cop27 era stato rinnovato da Abdel Fattah al-Sisi a Meloni all'indomani dell'insediamento del governo. Il presidente egiziano si era congratulato con la presidente del Consiglio, augurandosi di sviluppare presto «le relazioni bilaterali» tra Egitto e Italia.

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