Cop27, tutti i precedenti: chi c’era, cosa è stato deciso e come è cambiato intanto il clima- Corriere.it

2022-11-10 17:11:10 By : Mr. Hason Zheng

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Dalla prima conferenza sul clima a Berlino all’ultima di Glasgow: i politici seduti al tavolo e i risultati raggiunti. Solo «bla, bla, bla»? L’infografica che racconta gli sforzi, i fallimenti (e il precipitare della salute della Terra)

Si è aperta a Sharm El-Sheik, in Egitto, Cop27, la conferenza Onu sul clima. Con il grafico interattivo che potete trovare qui sotto , abbiamo cercato di offrirvi una sintesi completa di questi anni di confronto con i cambiamenti climatici. Siamo andati a vedere, anno per anno, non solo i risultati di tutte le Conferenze delle parti della convenzione sui cambiamenti climatici (Cop); ma anche come nel frattempo stesse cambiando la Terra (temperature, gas serra, riscaldamento) e chi fossero i leader delle grandi potenze in ogni determinati momento storico. Con nomi, cognomi e numeri. Il risultato? Più ombre che luci. La prima Cop si è svolta a Berlino nel 1995. Indetta ogni anno dalle Nazioni Unite per fare il punto sui programmi per contrastare la minaccia del climate change , a differenza di quanto si pensi non si tratta di un convegno scientifico, ma politico-economico . Ed è proprio questo a giustificare le tante critiche che accusano le varie edizioni di essere solo un grande carrozzone con decine di migliaia di delegati , che producono CO2 provenendo dai quattro angoli della Terra, che fanno felici solo compagnie aeree, hotel, ristoranti, taxi e altre attività meno lecite nelle città che li ospitano. Greta Thunberg, infatti, ha detto che non si recherà a Sharm El-Sheik in quanto, a sua dire, «è solo ambientalismo di facciata». Il dibattito scientifico sulle cause umane dei cambiamenti climatici in atto è finito da tempo. Tra climatologi, meteorologi, studiosi delle dinamiche dell’atmosfera, biologi, geologi, glaciologi, esperti di foreste e ambienti marini e tutti coloro che si occupano di ambiente in senso lato il consenso sull’influenza umana a partire dall’era industriale ormai sfiora il 100%, come dimostrato da innumerevoli ricerche scientifiche e da un’istituzione come l’Organizzazione meteorologica mondiale.

Solo in alcuni casi le Cop hanno raggiunto risultati concreti e di impatto non solo mediatico dopo discussioni e trattative interminabili. Tra queste Cop3 , che si tenne a Kyoto nel dicembre 1997. Venne firmato il Protocollo che prende il nome dalla città giapponese, tra i più importanti trattati ambientali di sempre, sulla riduzione delle emissioni dei gas serra da realizzare in dieci anni facendo riferimenti ai livelli del 1990. Sul tema si proseguì per anni a parlare nelle Cop successive in quanto il Protocollo manteneva in sospeso molte questione tecniche, anche perché erano esentate nazioni come Cina e India, inserite nei Paesi in via di sviluppo, ma tra i principali Paesi emettitori. Cop15 (Copenaghen, dicembre 2009) fu un successo mediatico ma una delusione ambientale. La presenza dell’allora presidente americano Obama non riuscì a superare il veto di Russia, Cina, Brasile e India sugli impegni «vincolanti» per non superare di 2 gradi il riscaldamento globale a fine secolo tramite la riduzione delle emissioni. Gli impegni restarono quindi «volontari». A Cop21 (Parigi, 2015) venne firmato da tutte le nazioni l’Accordo di Parigi con l’impegno a non superare i 2 gradi e, possibilmente, non oltrepassare +1,5 °C. Ma gli Usa di Trump si sono sfilati (poi con Joe Biden sono rientrati) e gli scienziati hanno detto che gli impegni assunti sono in gran parte disattesi dagli stessi firmatari. La prova? Le emissioni continuano a crescere e l’anidride carbonica ha raggiunto un livello che, le carote di ghiaccio dell’Antartide hanno dimostrato, non si raggiungeva da milioni di anni.

Berlino | 28 marzo-7 aprile 1995 Si stabilì con il Mandato di Berlino una fase di analisi e ricerca, esentando i Paesi emergenti (Cina, Brasile e India compresi) da obblighi addizionali dal punto di vista economico e ambientale

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Helmut Kohl (Germania), Lamberto Dini (Italia), Tomiichi Murayama (Giappone), John Major (Regno Unito), Bill Clinton (Usa)

Ginevra | luglio 1996 Venne adottata la posizione Usa che accetta il secondo rapporto Ipcc sui cambiamenti climatici e auspica politiche "flessibili" e "obblighi a medio termine legalmente vincolanti"

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Helmut Kohl (Germania), Romano Prodi (Italia), Ryutaro Hashimoto (Giappone), John Major (Regno Unito), Bill Clinton (Usa)

Kyoto | dicembre 1997 Conferenza climatica tra le più importanti, fu firmato il Protocollo di Kyoto sotto la spinta del vice presidente Usa Al Gore sulla riduzione delle emissioni di gas serra da realizzare in dieci anni facendo riferimento ai livelli del 1990

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Helmut Kohl (Germania), Romano Prodi (Italia), Ryutaro Hashimoto (Giappone), Boris Yeltsin (Russia), Tony Blair (Regno Unito), Bill Clinton (Usa)

Buenos Aires | novembre 1998 Le parti rimaste in sospeso a Kyoto non vennero risolte, fu adottato solo un piano di azione biennale

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Helmut Kohl (Germania), Romano Prodi (Italia), Ryutaro Hashimoto (Giappone), Boris Yeltsin (Russia), Tony Blair (Regno Unito), Bill Clinton (Usa)

Bonn | 5 ottobre-5 novembre 1999 Fu essenzialmente una riunione tecnica sul Protocollo di Kyoto

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Gerhard Schröder (Germania), Massimo D'Alema (Italia), Keizō Obuchi (Giappone), Boris Yeltsin (Russia), Tony Blair (Regno Unito), Bill Clinton (Usa)

L'Aia e Bonn | L'Aia 13-25 novembre 2000, Bonn 17-27 luglio 2001 Divisa in due parti: la prima fallì per i contasti Ue-Usa sui "crediti" di carbonio per compensare le emissioni di gas serra. La seconda fu influenzata dalla nuova presidenza di George W. Bush, che mutò la posizione americana sul clima: gli Usa parteciparono solo come “osservatori“. Furono stabiliti finanziamenti per ridurre le emissioni dei Paesi in via di sviluppo

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Gerhard Schröder (Germania), Giuliano Amato (Italia), Yoshirō Mori (Giappone), Vladimir Putin (Russia), Tony Blair (Regno Unito), Bill Clinton (Usa)

Marrakech | 29 ottobre-10 novembre 2001 Con gli Usa ancora "osservatori", si stabilirono regole per il commercio dei crediti di carbonio e si decise che per l'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto servisse l'adesione di 55 nazioni responsabili del 55% delle emissioni di CO2 del 1990

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Gerhard Schröder (Germania), Silvio Berlusconi (Italia), Junichiro Koizumi (Giappone), Vladimir Putin (Russia), Tony Blair (Regno Unito), George W. Bush (Usa)

New Delhi | 23 ottobre-1 novembre 2002 Esitazioni della Russia che chiede più tempo per ratificare il Protocollo di Kyoto dopo il no di Usa e Australia

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Gerhard Schröder (Germania), Silvio Berlusconi (Italia), Junichiro Koizumi (Giappone), Vladimir Punti (Russia), Tony Blair (Regno Unito), George W. Bush (Usa)

Milano | 1-12 dicembre 2003 Si fissano misure sulla riduzione delle emissioni con la riforestazione

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Jean Chrétien (Canada), Jacques Chirac (Francia), Gerhard Schröder (Germania), Silvio Berlusconi (Italia), Junichiro Koizumi (Giappone), Vladimir Punti (Russia), Tony Blair (Regno Unito), George W. Bush (Usa)

Buenos Aires | 6-17 dicembre 2004 Verifica dei risultati a 10 anni di distanza da Cop1, si inizia a discutere il dopo Protocollo di Kyoto

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Paul Martin (Canada), Jacques Chirac (Francia), Gerhard Schröder (Germania), Silvio Berlusconi (Italia), Junichiro Koizumi (Giappone), Vladimir Punti (Russia), Tony Blair (Regno Unito), George W. Bush (Usa)

Montreal | 28 novembre-9 dicembre 2005 Si è discusso sulla riduzione dei Cfc, gas killer dell'ozono, e sugli obiettivi vincolanti dopo la scadenza nel 2012 del Protocollo di Kyoto

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Paul Martin (Canada), Jacques Chirac (Francia), Gerhard Schröder (Germania), Silvio Berlusconi (Italia), Junichiro Koizumi (Giappone), Vladimir Punti (Russia), Tony Blair (Regno Unito), George W. Bush (Usa)

Nairobi | 6-17 novembre 2006 Si è cercato di coinvolgere gli Stati africani nella riduzione dei gas serra con un piano quinquennale di progetti di cattura del carbonio (Ccs)

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), Jacques Chirac (Francia), Angela Merkerl (Germania), Romano Prodi (Italia), Junichiro Koizumi (Giappone), Vladimir Putin (Russia), Tony Blair (Regno Unito), George W. Bush (Usa)

Bali | 3-17 dicembre 2007 Usa, Cina e India si mettono finalmente d'accordo su come proseguire nel post-Protocollo di Kyoto e finanziare i Paesi in via di sviluppo anche con trasferimenti di tecnologia per mitigare i cambiamenti climatici

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), Nicolas Sarkozy (Francia), Angela Merkel (Germania), Romano Prodi (Italia), Shinzō Abe (Giappone), Vladimir Putin (Russia), Tony Blair (Regno Unito), George W. Bush (Usa)

Poznan | 1-12 dicembre 2008 Accordo sui principi del finanziamento ai Paesi in via di sviluppo

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Silvio Berlusconi, Dmitrij Medvedev, Angela Merkel, Gordon Brown, Yasuo Fukuda, George W. Bush, Stephen Harper, Nicolas Sarkozy, José Manuel Barroso

Copenaghen | 7-18 dicembre 2009 Il vertice più importante dopo Cop3 con la partecipazione di Barack Obama che mette d'accordo, ma non in modo "vincolante", Usa, Ue, Cina, Brasile, India e Sudafrica per il contenimento entro 2 gradi del riscaldamento globale a fine secolo rispetto al periodo pre-industriale. Accordo sulla somma (30 miliardi di dollari fino al 2012 e 100 dal 2020) da versare ai Paesi più poveri. Per le associazioni ambientaliste fu un fallimento rispetto alle aspettative

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), Nicolas Sarkozy (Francia), Angela Merkel (Germania), Romano Prodi (Italia), Tarō Asō (Giappone), Dmitrij Medvedev (Russia), Gordon Brown (Regno Unito), Barack Obama (Usa)

Cancun | 8 novembre-10 dicembre 2010 Per la prima volta la Cina si impegna a ridurre le proprie emissioni di CO2. Si riconosce che gli impegni globali assunti fino a quel momento non bastano per ridurre le emissioni, tuttavia non vengono presi impegni precisi sugli aiuti ai Paesi in via di sviluppo

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), Nicolas Sarkozy (Francia), Angela Merkel (Germania), Silvio Berlusconi (Italia), Naoto Kan (Giappone), Dmitrij Medvedev (Russia), David Cameron (Regno Unito), Barack Obama (Usa)

Durban | 28 novembre-9 dicembre 2011 Si trova un accordo da adottare nel 2015 per ridurre dal 2020 le emissioni di CO2, inoltre viene creato un “fondo verde” (Gcf) da 100 miliardi di dollari per i Paesi in via di sviluppo ma con linee di azione non definite

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), Nicolas Sarkozy (Francia), Angela Merkel (Germania), Silvio Berlusconi (Italia), Naoto Kan (Giappone), Dmitrij Medvedev (Russia), David Cameron (Regno Unito), Barack Obama (Usa)

Doha | 26 novembre-7 dicembre 2012 Estensione al 2020 degli impegni del Protocollo di Kyoto, ma la sottoscrivono solo il 20% delle nazioni: Russia, Giappone, Bielorussia, Ucraina e Nuova Zelanda non lo firmano (Canada e Usa non fanno parte del Protocollo) con la motivazione che dagli accordi restano esclusi Cina, India e Brasile

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), François Hollande (Francia), Angela Merkel (Germania), Mario Monti (Italia), Yoshihiko Noda (Giappone), Dmitrij Medvedev (Russia), David Cameron (Regno Unito), Barack Obama (Usa)

Varsavia | 11-23 novembre 2013 Sostanziale fallimento di una conferenza che si è svolta in uno dei principali Paesi produttori e consumatori di carbone, che ha tenuto provocatoriamente in contemporanea la Conferenza mondiale sul carbone

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), François Hollande (Francia), Angela Merkel (Germania), Enrico Letta (Italia), Shinzō Abe (Giappone), Vladimir Putin (Russia), David Cameron (Regno Unito), Barack Obama (Usa)

Lima | 1-14 dicembre 2014 Termina due giorni dopo il previsto (12 dicembre) per trovare un accordo sugli impegni concreti da presentare all'Onu per la riduzione delle emissioni di gas serra. Stanziamento di 10 miliardi di dollari per il Gcf

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), François Hollande (Francia), Angela Merkel (Germania), Matteo Renzi (Italia), Shinzō Abe (Giappone), David Cameron (Regno Unito), Barack Obama (Usa)

Parigi | 30 novembre-12 dicembre 2015 E' l'edizione che ottiene il risultato più importante con la firma di 194 nazioni più l'Unione europea dell'Accordo di Parigi per non superare l'aumento di 2 gradi della temperatura entro il 2100, e di limitarsi preferibilmente a +1,5 °C. Però il quantitativo di riduzione dei gas serra fissato da ogni Stato rimane volontario. Gli Usa di Trump si sfileranno successivamente dall'Accordo, unica nazione al mondo a non ratificarlo. Gli scienziati dicono però che gli impegni assunti a Parigi sono di molto inferiori rispetto agli obiettivi e che il mondo va verso un aumento di 3-4 gradi

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Stephen Harper (Canada), François Hollande, Angela Merkel, Matteo Renzi, Shinzō Abe, Davide Cameron, Barack Obama

Marrakech | 7-18 novembre 2016 Ci si concentra soprattutto sul tema dell'acqua. Si rinviano al 2018 le norme per l'applicazione dell'Accordo di Parigi. I Paesi più ricchi verseranno 83 miliardi di dollari (50 dalla Germania) per il Fondo di adattamento inserito nel Protocollo di Kyoto

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Justin Trudeau, François Hollande, Angela Merkel, Matteo Renzi, Shinzō Abe, Davide Cameron, Barack Obama

Bonn | 6-17 novembre 2017 Progressi nel piano di azione dell'Accordo di Parigi, ma si rimanda agli anni successivi l'analisi dei risultati degli impegni per la riduzione dei gas serra. Si raggiunge però un accordo dopo sei anni di discussione sulle emissioni nel settore agricolo

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Angela Merkel, Paolo Gentiloni, Shinzō Abe, Theresa May, Donald Trump

Katowice | 3-14 dicembre 2018 Definizione delle regole dell'Accordo di Parigi. L'Ipcc e l'Organizzazione meteorologica mondiale pubblicano rapporti secondo i quali quanto previsto da Cop21 non basta per evitare catastrofi ambientali. Entro il 2030 le emissioni di CO2 devono quindi diminuire del 45%. Il segretario generale dell'Onu Guterres afferma: "Stiamo finendo il tempo". La Banca mondiale finanzia con 200 miliardi di dollari i programmi climatici nel periodo 2021-2025, il doppio rispetto al quinquennio precedente

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Angela Merkel, Giuseppe Conte, Shinzō Abe, Theresa May, Donald Trump

Madrid | 2-13 dicembre 2019 Avrebbe dovuto tenersi prima in Brasile dall'11 al 22 novembre, poi a Santiago del Cile dal 2 al 13 dicembre. Hanno preso parte 50 capi di Stato e di governo e 25 mila delegati. Si è dibattuto del tetto massimo delle emissioni di CO2, ossido di azoto (N2O) e gas killer dell'ozono. Aggiornati i piani di riduzione delle emissioni. "Se non fermiamo la dipendenza dal carbone, i nostri sforzi per affrontare l'emergenza climatica saranno vani", disse il segretario generale dell'Onu Guterres. "Ci stiamo avvicinando al punto di non ritorno, l'impatto su tutte le forme di vita, compresa la nostra, sarà devastante"

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Justin Trudeau (Canada), Giuseppe Conte (Italia), Angela Merkel /Germania), Emmanuel Macron (Francia), Boris Johnson (Regno Unito), Shinzō Abe (Giappone), Donald Trump (Usa)

Glasgow | 1-12 novembre 2021 L’edizione doveva tenersi nel 2020, ma è stata cancellata per il Covid. È stato raggiunto un accordo firmato da 197 nazioni. Il Glasgow Climate Pact menziona per la prima volta in modo esplicito i combustibili fossili tra i principali fattori dei cambiamenti climatici, e in particolare il carbone di cui va gradualmente “ridotto” l’uso, termine voluto da India e Cina al posto di “eliminato”. Senza questo cambio non ci sarebbe stato alcun accordo. C’è intesa anche per rivedere l’anno prossimo i piani di riduzione delle emissioni in vista dell’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a +1,5 °C

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Justin Trudeau (Canada), Mario Draghi (Italia), Angela Merkel (Germania), Emmanuel Macron (Francia), Boris Johnson (Regno Unito), Fumio Kishida (Giappone), Joe Biden (Usa)

Sharm el-Sheik | 6-18 novembre 2022 Si è aperta la conferenza tra le critiche all’Egitto sul rispetto dei diritti umani. Il tema principale è la “finanza climatica”, cioè il reperimento dei fondi (già promessi) per i Paesi più esposti ai cambiamenti climatici, che sono anche i più poveri. Solo 24 nazioni su 193 hanno presentato piani climatici aggiornati, nonostante le promesse fatte a Cop26. Nel 2023 Cop28 in programma 6 al 17 novembre a Dubai, negli Emirati Arabi

Chi erano i grandi della Terra (G7/G8) Justin Trudeau (Canada), Giorgia Meloni (Italia), Olaf Sholz (Germania), Emmanuel Macron (Francia), Rishi Sunak (Regno Unito), Fumio Kishida (Giappone), Joe Biden (Usa)

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