Ispia, triennale professionalizzante all’Università di Verona - Rinnovabili.it

2022-11-10 15:34:35 By : Ms. Anna Zheng

Tra le novità dell’offerta formativa dell’Università di Verona la laurea triennale Ispia (“Innovazione e sostenibilità nella produzione industriale di alimenti”), nata per formare una nuova figura professionale di tipo tecnico, orientata all’innovazione di prodotto e di processo con un valore aggiunto: è concepita in una prospettiva di sostenibilità economica, ambientale e sociale

(Rinnovabili.it) – Progettazione e sviluppo di nuovi prodotti sicuri, sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Questi, a grandi linee, i contenuti principali della laurea triennale Ispia (“Innovazione e sostenibilità nella produzione industriale di alimenti”), una delle novità dell’offerta formativa dell’Università di Verona.

Questa laurea triennale ha l’obiettivo di formare una nuova figura professionale di tipo tecnico, orientata all’innovazione di prodotto e di processo con un valore aggiunto: è concepita in una prospettiva di sostenibilità economica, ambientale e sociale.

Sicuramente il corso di laurea Ispia – 35 posti a cui si accede con un test programmato – è pensato anche nella prospettiva dei consumatori. Sempre più consapevoli ed esigenti, sono attenti alla qualità del cibo ma anche alla sua sostenibilità sia ambientale che sociale.

Studenti e studentesse iscritti alla triennale Ispia devono conseguire 180 crediti formativi. I venti esami sono ripartiti in quattro aree principali: discipline di base, discipline specifiche di base dell’ambito alimentare, discipline utili alla progettazione e sviluppo di processi e prodotti alimentari e discipline di ambito economico gestionale e legislazione.

Alla parte teorica, Ispia ne affianca una pratica che comprende esercitazioni, laboratori, seminari e workshop tenuti da tecnici delle industrie alimentari. In questo modo gli studenti potranno acquisire una visione concreta dei diversi aspetti della produzione industriale degli alimenti.

Nel terzo anno Ispia prevede il tirocinio da svolgere nelle aziende partner del corso: l’obiettivo è la realizzazione di un progetto che costituirà la base di partenza per la stesura della tesi di laurea.

Al momento più di 30 imprese, nazionali e internazionali, hanno dato la disponibilità a ospitare i tirocinanti del corso. Tra le più note, Agriform, Aia, Asiago Food, Boschetti, Cameo, Centrale del Latte di Brescia, CocaCola Hbc, Colussi, Dal Colle, Eurospin, Morato Pane, Rana, Sterilgarda, Trentingroup, Zorzi, Zuegg. 

Ispia intende mettere laureate e laureati in grado di valutare e gestire il sistema processo-prodotto con una visione globale che tenga conto di tutti gli elementi della filiera di realizzazione di un alimento.

Pertanto, accanto a sostenibilità, qualità, sicurezza e aspetti nutrizionali, troveranno adeguato spazio gli aspetti tecnologici di innovazione e di gestione dei sottoprodotti.

La visione generale acquisita con Ispia permetterà ai laureati di inquadrare le problematiche nel contesto economico e normativo, offrendo loro un’ampia varietà di sbocchi lavorativi. 

Spiega Fabio Favati, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari e referente di Ispia: «Grazie all’alta specializzazione della laurea, studenti e studentesse verranno formati per diventare figure professionali da subito inquadrabili nelle realtà aziendali, con un’elevata competenza operativa e le capacità necessarie per affrontare attività progettuali di media-alta complessità.

In quest’ottica, il percorso triennale adotterà metodi formativi orientati “all’imparare facendo” e “all’imparare riflettendo” per arrivare “all’apprendimento cooperativo”, ovvero approcci in cui le esperienze di laboratorio e di tirocinio, nonché di lavoro in gruppo, hanno una notevole importanza».  

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