Quanto consuma lo scaldabagno?

2022-11-10 15:48:29 By : Mr. Sage Hu

All’interno di un’abitazione per erogare acqua calda in genere le alternative sono due: o installare una caldaia, o installare uno scaldabagno. Questa seconda soluzione è spesso quella più usata da chi non ha, ad esempio, un impianto di termosifoni da collegare alla caldaia, ma deve soltanto riscaldare l’acqua. Anche nel caso dello scaldabagno esistono diverse soluzioni. I classici scaldabagno a gas sono ormai quasi superati e sostituiti dai più moderni elettrici o ancora meglio a pompa di calore.

Lo scaldabagno rappresenta sicuramente una valida soluzione per erogare acqua calda in maniera rapida ed efficace, ma spesso sono considerati molto costosi in termini di consumi energetici. Sarà davvero così? Vediamo quanto consuma lo scaldabagno e come fare per risparmiare.

Uno scaldabagno elettrico è un impianto molto semplice rispetto alla classica caldaia. Consente di riscaldare l’acqua non consumando gas, ma servendosi di una legge della fisica conosciuta come effetto Joule con il quale l’energia elettrica che scorre in una resistenza genera calore.

L’elettricità quindi alimenta una resistenza che con il passaggio della corrente si riscalda e a contatto con l’acqua gli cede calore riscaldandola. In questo modo può fornire acqua calda all’impianto domestico senza utilizzare gas. Esistono due tipologie di scaldabagno elettrico:

Quanto consumano? i consumi di uno scaldabagno elettrico dipendono da diversi fattori come il numero di punti di prelievo, le dimensioni dell’abitazione, il numero di persone e le loro abitudini. Diciamo che per una famiglia media di 4-6 persone, i consumi dello scaldabagno elettrico possono essere di circa 1.400-1.800 kWh l’anno, tenendo conto un modello ad accumulo con un boiler da 80 litri.

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Lo scaldabagno a pompa di calore rappresenta una delle migliori soluzioni sul mercato per dotare un’abitazione di acqua calda. Rispetto ad uno scaldabagno elettrico presenta prestazioni migliori in termini di consumi. Il suo funzionamento si basa su un ciclo di compressione ed espansione del gas R134A. Questo gas viene compresso mediante un piccolo compressore elettrico e fatto circolare in una resistenza per catturare il calore dall’aria esterna.

Successivamente, il gas attraversa una valvola di espansione e cede il calore catturato dall’esterno verso il boiler. La corrente elettrica quindi non viene usata per scaldare direttamente l’acqua, ma solo per mettere in funzione il ciclo di compressione ed espansione. Attraverso questo sistema la pompa di calore riesce ad essere molto più efficiente di uno scaldabagno elettrico e consuma molto meno. Si stima che il consumo si riduce del 65% rispetto ad una caldaia tradizionale.

Il consumo annuale per un uso normale dello scaldabagno a pompa di calore è di circa 620 kWh.

Detto che la soluzione a pompa di calore rappresenta la scelta migliore da un punto di vista dei consumi elettrici, ci sono alcuni consigli da rispettare per pagare di meno. Innanzitutto in fase di acquisto, il consiglio è quello di optare per dispositivi ad alta efficienza con classe energetica A o superiore. È importante poi scegliere il corretto dispositivo in base alla dimensione dell’edificio.

Lo scaldabagno inoltre deve essere spento quando non serve, è necessario effettuare la manutenzione periodica e regolare bene la temperatura dell’acqua, circa 40°C in estate e 60°C in inverno.

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