Bologna, nuova scommessa Philip Morris: 600 milioni sul polo di Crespellano - CorrierediBologna.it

2022-11-10 15:21:12 By : Mr. David Gong

Per Philip Morris si tratta di una nuova rivoluzione. Per Bologna, di una conferma e della prospettiva di nuovi posti di lavoro. «La nostra più grande innovazione di sempre», assicura Stefano Volpetti , presidente dei prodotti smoke-free dell’azienda.

Ieri, a Milano, è stato presentato il nuovo Iqos prodotto da Philip Morris. La sala dello spazio Superstudio Più di via Tortona — arredata per l’occasione da luci soffuse, musica elettronica e fumo inodore che aleggiava — ha accolto visitatori e cronisti per presentare il nuovo modello che prende il nome di Iqos Iluma. Le novità? Si tratta del primo dispositivo prodotto dalla multinazionale dotato di una tecnologia a induzione per il riscaldamento (non più combustione) del tabacco dall’interno. La lamina presente nei modelli precedenti non ci sarà più. Dal punto di vista degli effetti dannosi, la nuova Iqos, assicura l’aziende, non lascerà alcun residuo di tabacco, non genererà odore e non dovrà più essere pulita . La nuova tecnologia di riscaldamento (Smartcore induction system ) riscalderà i nuovi stick di tabacco prodotti per il nuovo modello. Qui entra in gioco lo stabilimento di Crespellano, a Bologna, dove lavorano oltre 1.700 dipendenti e dove verranno prodotti i «Terea smartcore sticks», le «sigarette» che si differenziano dai vecchi «Heets» e che permetteranno al nuovo modello di funzionare senza combustione. Per realizzare il prodotto Philip Morris ha previsto nuovi investimenti, fino al 2023, da 600 milioni di euro: dall’ambito manifatturiero ai nuovi macchinari e alle nuove tecnologie.

«Il polo bolognese non è una fabbrica — ha detto Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di PM Italia — ma è un ecosistema industriale che ci ha permesso di fare altri investimenti». Hannappel si riferisce al Centro per l’eccellenza industriale, inaugurato lo scorso ottobre, dove circa 250 lavoratori si occupano di ricerca sull’innovazione di processo e sull’ingegnerizzazione . Ma anche all’Istituto per le competenze manifatturiere inaugurato quest’estate nel polo produttivo di Crespellano e dedicato alla formazione. «Abbiamo realizzato il polo bolognese, sei anni fa, dove prima c’erano solo sterpaglie — ha ricordato il presidente di Philip Morris Italia — oggi invece esportiamo in 40 Paesi. Si tratta di una mole che da sola supera l’export dell’olio d’oliva italiano, dei motorini e dei formaggi, che sono filiere molto importanti».

Iqos Iluma sarà pronto per il mercato italiano a partire dal 13 dicembre e sarà disponibile in due versioni. «Siamo partiti dai feedback dei consumatori — ha aggiunto Volpetti —. Il prodotto contribuirà a realizzare la missione di un futuro senza sigarette». È facilmente intuibile: Philip Morris non ha in mente un mondo in cui scompaia l’abitudine di fumare. In sostanza, questo il motto dell’azienda raccontato durante la conferenza stampa da Tommaso Di Giovanni, vicepresidente della comunicazione di Philip Morris International: «Se non fumi, non cominciare. Se invece fumi, smetti. Se non smetti, cambia».

I dati del ministero della Salute

Il consumo di tabacco, secondo l’Oms, resta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale ed è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute, ogni anno circa 93mila morti sono attribuibili al fumo di tabacco. Per l’Istat, nel 2021 i fumatori in Italia sono poco meno di 10 milioni e nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni circa una persona su 4 è fumatrice ed è in aumento anche il consumo delle sigarette con tabacco riscaldato. Philip Morris calcola che 19,5 milioni di persone nel mondo usano Iqos, oltre 2 milioni e mezzo in Italia. L’obiettivo della multinazionale è raggiungere i 40 milioni di consumatori entro il 2025 e, in questa partita, il polo di Crespellano giocherà un ruolo centrale.

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