Digitalizzazione per l’efficienza energetica: i benefici • Lumi

2022-11-10 17:13:51 By : Mr. STEVEN MR GU

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La digitalizzazione per l’efficienza energetica può fare molto. Sfruttare al meglio i dati offre, infatti, opportunità e benefici: lo sanno bene le aziende che hanno sperimentato l’installazione di soluzioni software dedicate. 

Secondo il Digital Energy Efficiency Report 2022, curato dal think tank milanese Energy & Strategy Group, tra le imprese che dichiarano di aver adottato soluzioni di data valorization, circa il 96% afferma di aver ottenuto dei benefici tangibili. 

Grazie ai dati e alla capacità di leggerli e interpretarli sono state individuate aree aziendali e processi inefficienti, sia dal punto di vista degli sprechi che dal punto di vista degli eccessivi consumi energetici. Considerato che a seguito del rincaro dei prezzi dell’energia, il 21% delle imprese intervistate (la maggioranza) ha evidenziato come l’incidenza del costo dell’energia sui costi complessivi di produzione sia aumentato tra l’1% e il 5% e che il 16% del campione ha dichiarato addirittura un aumento percentuale superiore al 70%, si comprende bene come l’efficienza energetica possa risultare un valore aggiunto. 

Giusto per comprendere quanto pesi il costo dell’energia: tra gennaio e ottobre 2021,  l’Ufficio Studi di Confartigianato su dati Eurostat e Arera aveva registrato un aumento del prezzo medio dell’energia elettrica del 275%, quello del metano del 381,6%, in pratica 4,8 volte la media di gennaio. Questo è avvenuto ancora prima della guerra in Ucraina e di quanto è conseguito, anche a livello energetico. Ecco perché è bene puntare su soluzioni software, oltre che hardware, in grado di gestire al meglio i consumi.

Durante il convegno di presentazione del report, il team dell’Energy & Strategy Group ha posto in rilievo come l’efficienza energetica nel comparto industriale sia la chiave per essere competitivi. Non è solo una questione di risparmio: si può produrre di più mantenendo lo stesso livello di consumi.

Gli strumenti ci sono, ma è necessario ragionare in ottica di integrazione: hardware e software vanno combinati insieme. È questo l’aspetto chiave che deve essere compreso dalle aziende. Occorre decidere il prima possibile gli investimenti dedicati per godere di benefici concreti. 

Quasi il 90% delle imprese afferma che il rincaro dei prezzi dell’energia porterà a un incremento (nell’immediato o – ancor più – nel prossimo futuro) degli investimenti in efficienza energetica, anche se occorre passare dalle intenzioni ai fatti quanto prima. 

Pur con criticità oggettive, nel 2021 è arrivato un segnale importante dal mercato, che ha fatto registrare una crescita del +8% negli investimenti in efficienza energetica industriale, con un totale superiore a 2,2 miliardi di euro. Di questi, oltre il 90% riguarda soluzioni di tipo hardware, con la restante quota rappresentata dagli investimenti in tecnologie e soluzioni digitali.

A proposito di digitalizzazione per l’efficienza energetica, le soluzioni digitali hanno registrato una crescita, seppure timida (+4%) rispetto al 2020. Si è trattato per lo più di investimenti su sistemi di raccolta e di monitoraggio dei dati energetici di processo. Nel complesso, hanno fatto registrare un volume di investimenti pari a circa 74 milioni di euro nel 2021, che rappresenta il 47% dei volumi complessivi investiti in soluzioni digitali per l’energy efficiency.

Se si guarda alla considerazione data al valore dei dati, c’è ancora molto da fare. L’analisi condotta da Energy & Strategy Group ha evidenziato come le aziende siano molto spesso dotate di svariati sistemi di misurazione dei consumi energetici, ma manca ancora un’adeguata consapevolezza rispetto al potenziale valore che si potrebbe estrarre dalla loro analisi.

Il report ha messo in luce il ruolo di software provider e delle ESCo. Questi soggetti, oltre a offrire le soluzioni software in grado di analizzare in maniera strutturata i dati energetici raccolti sul campo, supportano il cliente nella loro interpretazione. 

A questo proposito, proprio nel comparto industry, l’analisi ha permesso di evidenziare che i dati energetici vengono sfruttati dalle imprese principalmente per rendere efficienti i propri processi (96% dei casi) e ottimizzare i propri impianti (78% dei casi), nonostante sempre più aziende stiano cercando di individuare, tramite l’analisi dei dati di campo, opportunità di riduzione delle emissioni di CO2.

Considerando in particolare le Energy Service Company, il 65% del campione analizzato ha dichiarato di offrire soluzioni software che permettono all’impresa di valorizzare i dati che vengono raccolti nei siti produttivi. 

L’87% delle ESCo intervistate analizza ed elabora i dati raccolti al fine di individuare opportunità per migliorare l’efficienza energetica dei processi industriali del cliente.

Il 67% afferma di utilizzare i dati disponibili al fine di individuare opportunità di riduzione delle emissioni di CO2 associate ai processi industriali del cliente. Il report evidenzia a questo proposito che questa percentuale è aumentata in maniera rilevante rispetto al 2020, “a conferma della maggiore attenzione verso i temi di sostenibilità ambientale”.

Tra le realtà da sempre consapevoli del valore della digitalizzazione per l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale c’è Trigenia, partner dello stesso Digital Energy Efficiency Report. 

Si prenda a esempio Cloven, il software dedicato agli Energy Manager: esso consente di acquisire e analizzare i dati di consumo energetico e di produzione andando a individuare gli impieghi di energia più significativi e le aree su cui agire per abbattere i consumi e le emissioni aziendali di CO2. 

Pur consapevole dell’importanza dei dati per fare efficienza energetica, la proposta di questa ESCo, va ben oltre: intanto perché – come rileva l’AD Massimo Catania – l’importanza di gestire al meglio i consumi va considerata complementare alla sostenibilità ambientale. Non solo: la filosofia di Trigenia comprende anche l’opportunità della finanza agevolata. Grazie alla capacità di seguire ogni cliente passo dopo passo, ha creato e crea le condizioni più favorevoli perché l’azienda cliente, partendo dalla consapevolezza dei propri consumi e del proprio impatto ambientale può arrivare ad accedere a misure di finanza agevolata, fare attività di energy efficiency e puntare alla sostenibilità, permettendo di ripagarsi quasi interamente l’investimento tecnologico iniziale e ottenendo molteplici benefici.

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