“I prezzi del petrolio e del gas cambiano in pochi minuti con un tweet” - La Stampa

2022-11-10 15:48:12 By : Mr. David Chen

La voce de La Stampa

Andrea Amalberto,presidente Unione Industriale

Andrea Amalberto è amministratore delegato e socio della Fratelli Amalberto, la società astigiana che dal 1965 si occupa di prodotti petroliferi. Negli ultimi anni, tramite la controllata Asti Energy e in proprio ampliando la gamma dei servizi, la Amalberto ha investito nel campo dell’efficientamento energetico e nella fornitura di luce e gas. «Ricordo la crisi energetica del 1973, quando scorrazzavo tranquillo con la bicicletta perché non c’erano auto per strada, ma non ho memoria di un incubo come quello che stiamo vivendo oggi», racconta l’imprenditore che è anche presidente dell’Unione Industriale di Asti.

L’escalation dei prezzi non è più questione di giorni ma di ore, per non dire di minuti. «Basta un lancio di agenzia o un tweet per cambiare radicalmente i prezzi del petrolio o del gas. Le contrattazioni sono virtuali, la speculazione di borsa è al massimo». Mentre parla al telefono, i listini vanno su e giù come l’ottovolante. Sono le 12 di giovedì, i dialoghi in corso in Turchia hanno abbassato la febbre dei prezzi: «In questi minuti la quotazione per sabato-lunedì è in discesa di 350 euro per mille litri - spiega Andrea Amalberto - ma tra sei ore potrebbe essere tutto il contrario. Di fatto acquistiamo alla cieca, una parte del prezzo che andremo a pagare è collegato alla media del listino mensile. E’ un terno al lotto».

Quello che invece si può ricostruire a tavolino è l’escalation dei valori. Partiamo dalla benzina. Il 10 dicembre il prezzo minimo era attorno a 1,68, il 10 gennaio a 1,70, il 10 febbraio a 1,78, ieri oscillava da 2,13 a 2,45. Il gasolio per auto è passato da 1,55 (10 dicembre) a 2,13 (ieri). Il prezzo minimo del gasolio all’ingrosso per riscaldamento era intorno a 1,08 a dicembre, 1,14 a gennaio, 1,19 a febbraio, ora siamo attorno a 1,66. Impennata folle per il gasolio agricolo, passato in 4 mesi da 0,72-0,75 a 1,46 al litro. Sul fronte dell’energia i costi a kilowatt/ora si calcolano in crescita del 40% a marzo rispetto a febbraio, più grave la situazione del gas metano che a dicembre valeva circa 0,53 centesimi a metro cubo e a febbraio 0,90 (senza Iva e accise). La tassazione incide per 0,75 centesimi circa sul gasolio e per 0,80 circa sulla benzina. «Lo Stato ha margini per intervenire e calmierare i prezzi – dice Amalberto – ma è chiaro che le minori entrate vanno poi compensate in altro modo. Non si possono illudere i cittadini sostenendo che tra qualche mese si possono trovare alternative al gas russo. Con un embargo totale, i prezzi alla pompa in Italia salirebbero a 3 euro al litro». —

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