Se oggi l’impatto della Cina sul mercato europeo delle auto elettriche è ancora marginale, la situazione nei prossimi anni potrebbe cambiare, anche radicalmente. Stando a quanto riportato in un recente studio della nota società di analisi PwC, entro il 2025 potrebbero essere importate in Europa fino a 800.000 autovetture di fabbricazione cinese, la maggior parte delle quali elettriche. Secondo il rapporto, questa tendenza trasformerebbe l'Europa in un importatore di automobili, con un surplus di importazioni, nel 2025, di oltre 221.000 veicoli. Tanto per dare un’idea del cambiamento di paradigma, nel 2015, il surplus di esportazioni europee era di circa 1,7 milioni di veicoli, mentre quest’anno già nel 2022 questo valore sarà di sole 76.000 unità.
Il cambiamento tratteggiato dal rapporto di PwC verrà completato quando i marchi cinesi aumenteranno la loro quota di mercato e, congiuntamente, i brand europei costruiranno più veicoli elettrici in Cina. Delle potenziali 800.000 auto costruite in Cina, circa 330.000 sarebbero realizzata da case automobilistiche occidentali come Tesla, BMW e Renault, Polestar e altri, che attualmente esportano dalla Cina veicoli elettrici in Europa.
Secondo l’analista di PwC Germania, Felix Kuhnert, le case automobilistiche europee hanno ancora problemi relativi alla catena di approvvigionamento, per questo si stanno concentrando sulla costruzione nel Vecchio Continente di veicoli elettrici più costosi e con volumi inferiori. Al contrario, i produttori cinesi, avendo ottimizzato i loro modelli per il mercato locale, ora si stanno focalizzando sull’Europa, proponendo diversi modelli BEV a prezzi accessibili. Inoltre, anche se i precedenti tentativi delle case automobilistiche cinesi di penetrare in Europa sono risultati fallimentari, la questione potrebbe totalmente cambiare con le auto elettriche, dove invece le compagnie asiatiche sono molto competitive.
Stando all'analista Matthias Schmidt specializzato in elettrificazione, quest'anno in Europa saranno venduti circa 200.000 veicoli di marchi cinesi, di cui circa 90.000 completamente elettrici, 40.000 ibridi plug-in e il resto con trasmissioni convenzionali. Allo stesso tempo, i marchi occidentali esporteranno in Europa circa 100.000 veicoli full-electric prodotti negli stabilimenti cinesi.
Nei primi sette mesi dell'anno i principali produttori cinesi di EV sono risultati essere MG (Gruppo SAIC) e Polestar (Gruppo Geely), con altri marchi come Nio e XPeng che, almeno finora, hanno faticato ad avere un impatto. Nella prima metà di quest'anno in Europa occidentale, i marchi cinesi hanno raggiunto una quota del 5,2% del mercato degli EV, in crescita rispetto al 3,8% della prima metà del 2021.
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